IL PUNTO TECNICO CON LO STAFF/2
26-10-2017 23:37 - News Generiche
Dopo la precedente "puntata" ora passiamo a conoscere meglio il capo-cantiere, il coach della prima squadra, l´allenatrice Mara Morin.
Fare una sintesi della sua carriera come calciatrice è piuttosto complicato, visto che copre un arco temporale più che ventennale terminato solo cinque anni fa, basta elencare la vasta rosa delle squadre che l´hanno vista protagonista: Tigullio 72, Sesto San Giovanni e Geas in Serie A, Segratese, Spezia, Rossiglionese, Sanremese, Varazze, Sampierdarenese, Entella, Multedo e Molassana nella serie cadetta. Patentata UEFA-A e come preparatrice dei portieri professionista, ha allenato in categoria già da giocatrice alla Sampierdarenese ed al Multedo, poi al termina della carriera come allenatore "full-time" a Molassana, per cimentarsi poi a Ligorna con l´Under 14 e la prima squadra in Serie C, ottenendo la promozione nella serie cadetta, dove ha allenato nell´ultima stagione prima di cedere alla corte del sodalizio lagaccino, succedendo al mister Tony Napoli.
La prima domanda che le poniamo è: come mai ha deciso di accettare l´incarico dell´Amicizia Lagaccio?
"La riforma della Serie B che porterà solo 3 squadre per girone a giocarsi la promozione in Serie A o nella nuova serie cadetta di élite che prenderà l´avvio nella prossima stagione, non poteva essere affrontata con le sole forze della società da dove provengo, il Ligorna, per cui ero favorevole ed ho lottate per creare una sinergia se non tra tutte e tre, almeno tra due delle società genovesi, per lottare uniti per portare una squadra genovese nella massima serie; purtroppo ho incontrato parecchie "resistenze" da parte della mia ex-società, ed alla fine...eccomi qua. Ho passato un´estate tormentata perché a Ligorna sono stata bene e mi sono sentita amata sia come persona che come allenatrice; è stato difficile lasciare dopo tre anni al timone, dopo aver portato alla promozione in B una squadra presa sulle ceneri di una retrocessione e con una base iniziale di tre sole giocatrici, con la soddisfazione della vittoria alla fase nazionale del campionato Juniores e soprattutto dell´esordio in B di Fracas, Cama e Casciani che già avevo allenato in Under 14. Tutto sommato ho lasciato un ottimo gruppo, ed anche in buone mani visto che con lo staff attuale avevo già lavorato le stagioni precedenti in piena armonia e sinergia."
Ma veniamo al Lagaccio...
"Ho trovato un buon gruppo di ragazze, ma che ha perso per scelte personali, di mercato e per problemi scolastico-lavorativi alcune giocatrici importanti per qualità tecniche, personalità e carisma, tra le quali cito Bargi, Ferrari, il capitano Merler, Polese e Zambon, oltre Cereseto purtroppo lungodegente per un infortunio al ginocchio, altre purtroppo non sono arrivate nonostante avessero mostrato interesse o dato la loro disponibilità."
Come è stato l´impatto con il mondo "Lagaccio"?
"Direi buono, sia con i dirigenti che con le ragazze: con quest´ultime ci stiamo conoscendo soprattutto a livello tattico, erano abituate a giocare in modo diverso, puntando più sulle individualità che sul gioco collettivo. Direi che la dirigenza ha fatto il possibile per accontentare le mie richieste, permettendomi di tornare a lavorare con Paganelli, stimato preparatore dei portieri conosciuto ai tempi di Molassana, con Rizzo, preparatore atletico professionista con cui collaboro da quasi dieci anni, con Daniele Caldirola mio storico vice; inoltre ho ritrovato a Lagaccio mister Piazzi che ho conosciuto lo scorso anno a Ligorna, per un ottima sinergia tra Juniores e Prima Squadra. Sul mercato sono state prese varie giocatrici e due pezzi da novanta del calibro di Armitano ed Asteggiano, altre funzionali al progetto come Gasperini o recuperate alla causa come Fiorese e Boggero."
Come spieghi l´inizio non esattamente esaltante della squadra?
"Essendo calciatrici dilettanti, molte ragazze per questioni lavorative hanno iniziato ad allenarsi una settimana prima della Coppa Italia, altre hanno fatto due settimane di allenamento prima di godere delle ferie lavorative partendo per una vacanza, alcune sono state recuperate alla causa dopo lunghi periodi di inattività. A questo aggiungo che a causa di gravi problemi familiari che mi hanno colpita ho iniziato ad allenare in prima persona la squadra solo il 12 settembre: a tale proposito approfitto anche per ringraziare i miei collaboratori Rizzo, Paganelli, Piazzi ed il mio storico vice Caldirola per il lavoro svolto fino ad oggi e per essermi stati vicini in un momento per me così triste."
...e la metamorfosi tra la partita con la Juventus Femminile e la vittoria con il Luserna?
"Molto è dipeso dal rientro di capitan Bonissone, leader silenzioso della squadra, e dall´atteggiamento mostrato contro il Luserna; in parte dall´acquisizione di alcuni dettami tattici grazie anche all´utilizzo della "match analysis" fatta da Rizzo e mostrata nella sala video alle ragazze."
Veniamo a te, come nasce la passione per il calcio? E con che versatilità, visto che hai giocato in Serie A a 15 anni come attaccante ed a 30 come portiere.
"Da piccola avevo una dozzina di palloni da calcio sul terrazzo: detto tutto! In A ho giocato fino all´esistenza del Tigullio 72, poi iniziando a lavorare e scomparendo la società, ho iniziato a giocare a pallavolo in Serie B. Ho ripreso con il calcio nel 1992 e grazie all´intuito di Roberto Minoliti ho iniziato la mia avventura come portiere, agevolata dell´inserimento della regola che vietava al portiere di prendere con le mani il retropassaggio dei compagni; la svolta c´è stata con l´incontro del mio storico preparatore Duilio Falvo, grazie al quale sono arrivata a giocare in A anche come portiere, continuando fino a 45 anni. Ho conseguito il patentino UEFA-B nel 2004 e l´UEFA-A nel 2014, l´anno seguente sono diventata anche preparatore dei portieri professionista , una delle poche donne in Italia con il doppio patentino professionistico. Ho allenato, tra le altre, la Sampierdarenese in A2, il Multedo, il Molassana ed il Ligorna; alleno inoltre l´Under 15 al Centro Tecnico Federale di Alassio, sotto la direzione del nostro responsabile Giovanni Re."
Per concludere, vuoi sbilanciarti in una previsione sull´esito del nostro girone?
"Direi che per ora le previsioni della vigilia sono confermate, Luserna, Novese e Florentia sopra tutte con Lavagnese ed Arezzo outsider; la sorpresa del campionato mi auguro possa essere il Lagaccio, a ranghi completi ed in attesa del completo recupero fisico di un elemento per noi molto importante come Alessia Baghino e di Ilaria Fiorese."